Dolore al collo: La cervicalgia

Dolore al collo: La cervicalgia

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Marco Primavera. Fisioterapista, OMPT

 

INTRODUZIONE

Il dolore al collo è un problema di salute comune e disabilitante. Circa un 70% d’individui ne sperimenta un episodio nel corso della vita. La prevalenza di questo disturbo è in crescita con il relativo aumento dell’onere socio-economico. Anche se la storia naturale del dolore acuto sembra essere favorevole, il tasso di recidiva e cronicità è alto. Quando il dolore persiste per oltre tre mesi, viene definito cronico.

Circa il 30% di pazienti che sperimentano dolore al collo, svilupperà sintomi cronici e persistenti. Sono proprio questi pazienti che consumano la quota maggiore di risorse in terapie.

l dolore cervicale rappresenta un sintomo a eziologia multi- fattoriale che molto spesso, analogamente alla lombalgia, non risulta conseguente a una causa patoanatomica.

I fattori di rischio maggiormente correlati allo sviluppo di dolore cervicale cronico sono la coesistenza di dolore lombare, un’età maggiore di 40 anni, una storia pregressa di cervicalgia, nonché fattori psicosociali quali ansietà, irascibilità, frustrazione e depressione.

Data l’origine prevalentemente non specifica di questa problematica e la mancanza di correlazione tra reperti radiografici e sintomi, le linee guida non raccomandano l’utilizzo routinario delle indagini strumentali, a meno che non vi sia il sospetto di una patologia seria sottostante, come mielopatia cervicale, instabilità, frattura, condizione neoplastica, compromissione vascolare o patologia sistemica.

TRATTAMENTO

Molte tecniche di trattamento non invasive sono state descritte per la gestione di questo disturbo come l’utilizzo di mobilizzazioni; manipolazioni; esercizi terapeutici di stretching, di rinforzo e di stabilizzazione; tecniche sui tessuti molli; agopuntura; terapie farmacologiche per il dolore; crioterapia e terapie fisiche. Anche se nessuna di queste strategie è superiore di ogni altra, tra queste la terapia manuale gioca sicuramente un ruolo fondamentale soprattutto se associata all’esercizio terapeutico. Le evidenze indicano che un approccio terapeutico multimodale sembra essere più efficace rispetto a una singola modalità di trattamento.

La terapia manuale caratterizzata da mobilizzazioni e manipolazioni dei segmenti vertebrali cervicali è utilizzata frequentemente nella pratica clinica per il trattamento della cervicalgia aspecifica. Secondo un recente studio la terapia manuale abbinata a esercizi ha riportato miglioramenti significativi sul dolore e nella funzionalità rispetto al trattamento con solo l’esercizio.

Una recente revisione della letteratura scientifica sulla terapia manuale per i disordini meccanici del collo ha incluso 33 studi dei quali il 42% è stato considerato di alta qualità. Essi hanno concluso che gli interventi di terapia manuale dovrebbero essere combinati con esercizi per ridurre il dolore e migliorare la soddisfazione del paziente. Manipolazioni e mobilizzazioni come unici trattamenti sono considerati meno efficaci rispetto alla terapia manuale combinata a esercizi.

Riassumendo possiamo dire che il dolore al collo, pur essendo una condizione clinica molto disabilitante e con un’alta probabilità di cronicizzazione, può essere gestito e trattato in maniera naturale grazie alla fisioterapia. Nello specifico, studi scienti ci dico che la modalità di trattamento più efficace è quella che prevede l’utilizzo della terapia manuale (mobilizzazioni e manipolazioni) associata all’esercizio.

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