La Visita d’idoneità sportiva e il ruolo della medicina dello sport

La Visita d’idoneità sportiva e il ruolo della medicina dello sport

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Dott. Simone Camilli Meletani

Specialista in medicina dello sport

 

Il ruolo della Medicina dello Sport

 

L’attività sportiva, intesa come gioco, sfida, competizione e rispetto di se stesso e degli altri, è una condizione appartenente a ognuno di noi e, contemporaneamente, un modo per migliorare le nostre condizioni di salute.

 

Infatti, da un lato, le tecniche di allenamento e di preparazione fisica si sono perfezionate tanto da portare a migliorare i risultati in qualsiasi ambito sportivo; dall’altro, nel corso del tempo, è diventato sempre più cristallino come un’attività moderata e costante possa incidere sulle nostre condizioni di salute a livello metabolico, regolando, ad esempio, i valori della glicemia, di colesterolo e della pressione sanguigna.

 

In tale situazione s’inserisce la Medicina dello Sport, atta a svolgere la duplice funzione: da una parte aiutare gli atleti professionisti al raggiungimento della massima performance ed intervenire in caso di infortunio, dall’altra promuovere l’esercizio fisico come prevenzione e, tramite la visita di idoneità sportiva, formulare il sospetto o identificare con una diagnosi precoce la presenza di malattie silenti che, non tollerando sforzi intensi, potrebbero sfociare in un evento anche mortale.

 

La visita d’idoneità sportiva.

 

L’occasione fornita dalla visita medico-sportiva rappresenta un importante momento di sceening sanitario ed è fondamentale perché in grado di accertare il buon funzionamento dei vari apparati (in particolare l’ apparato cardiovascolare).

 

La tipologia visita medico-sportiva può essere divisa in base all’impegno cardio-vascolare:

  • visita ludico-motoria
  • visita di idoneità non agonistica
  • visita di idoneità agonistica

 

Nel caso di visita ludico-motoria non è necessaria alcuna certificazione medica e quindi l’attività ludico-motoria può essere svolta in forma libera. E’ consigliata però una valutazione preventiva dei fattori di rischio presso il proprio medico curante.

 

Nel caso di attività non agonistiche il medico deve raccogliere l’anamnesi ed eseguire un esame obiettivo con misurazione della pressione: inoltre deve acquisire agli atti copia del referto di un elettrocardiogramma a riposo effettuato dal paziente almeno una volta nella vita.

 

Ha validità per 1 anno dalla data del rilascio.

 

Infine, nel caso di attività agonistica, il medico specialista in medicina dello sport deve effettuare personalmente la visita medica, garantendo l’effettuazione di tutti gli accertamenti clinici e di diagnostica strumentale necessari. In altre parole, il giudizio finale d’idoneità non può essere disgiunto dalla effettuazione degli atti necessari alla formulazione del giudizio stesso.
In particolare deve essere effettuato l’IRI test, sotto il controllo dello specialista e monitoraggio elettrocardiografico. Per tutti gli atleti di età superiore ai 40 anni deve essere eseguito il test da sforzo massimale al cicloergometro o al nastro trasportatore con registrazione del tracciato ECG prima, durante e dopo lo sforzo.
La visita può essere integrata da accertamenti, di laboratorio o strumentali, laddove il medico sportivo li ritenga necessari a chiarire eventuali dubbi diagnostici.
Infine è dovere del medico sportivo informare l’atleta sui rischi per la salute connessi all’uso di sostanze dopanti.

 

Ha validità per 1 anno dalla data del rilascio.

 

La visita medico-sportiva deve essere quindi considerata un chek-up salva vita per il ruolo di prevenzione e tutela sanitaria delle attività sportive che svolge non solo per chi intende ottenere l’idoneità allo sport agonistico o non, ma anche per tutti quelli che desiderano iniziare in sicurezza una qualsiasi attività motoria.